"Il pane perduto". Edith Bruck incontra online le studentesse e gli studenti delle scuole superiori e dell'università di Teramo

Copertina del libro "Il pane perduto"
Copertina del libro "Il pane perduto"

Venerdì 5 febbraio 2021 - Ore 11.30 - Piattaforma Google Meet

 

 

Modulo per ricevere il link: https://forms.gle/6p3BKYbmYZP8C6Bd7

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Saluti

Dino Mastrocola

Rettore dell’Università degli Studi Teramo

 

Coordina

Guendalina Di Sabatino

Presidente Centro di cultura delle donne “H. Arendt”

 

Incontro con le studentesse e gli studenti

Edith Bruck

Scrittrice e poetessa. Ultimo libro "Il pane perduto", La Nave di Teseo, 2021

 

 

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(Estratto del libro "Il pane perduto")

 

"Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck, a sessant’anni dal suo primo libro, sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l’infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l’odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l’accoglienza e l’ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove.

 

Che fare con la propria salvezza? Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l’Europa al seguito di un corpo di ballo composto di esuli, l’approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla “Roma bene” degli anni Cinquanta, infine l’incontro fondamentale con il compagno di una vita, il poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant’anni. Fino a giungere all’oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell’attuale ondata xenofoba, e a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia del Novecento da raccontare ancora e ancora".

 
 
Incontro organizzato con il Centro di cultura delle donne "H. Arendt
Incontro organizzato con il Centro di cultura delle donne "H. Arendt
 
Ultimo aggiornamento: 30-11-2021