Piano di uguaglianza di genere

L’Università di Teramo presenta il suo Gender Equality Plan, approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione, in attuazione delle indicazioni europee che lo individuano come strumento necessario per la sottoscrizione di Grant Agreement con la Commissione Europea da parte di tutti gli enti di ricerca europei. I lavori hanno visto la partecipazione di soggetti diversi per genere, per età e per ruolo all’interno dell’organizzazione, portatori di esperienze culturali, amministrative e politiche differenti. 

 

Il Piano è stato redatto dal gruppo di lavoro, nominato dal Rettore a questi fini, composto oltre che dal Rettore stesso e dal Direttore Generale, l’Università di Teramo ha attivato questo processo attraverso l’istituzione di un gruppo di lavoro che ha visto la partecipazione di soggetti diversi per genere, per età e per ruolo all’interno dell’organizzazione, portatori di esperienze culturali, amministrative e politiche differenti. La condivisione dello strumento è stata assicurata dal confronto e dall’approvazione avvenuti sia all’interno del Senato Accademico, sia del Consiglio di Amministrazione, con la partecipazione, dunque, di tutte le componenti della comunità universitaria. Tali passaggi hanno teso a garantire da un lato la piena e convinta assunzione di responsabilità da parte degli organi di vertice sugli obiettivi contenuti nel documento, dall’altro la più diffusa condivisione e l’impegno da parte di tutti e tutte verso l’implementazione delle misure progettate.

 

Il GEP non rappresenta il mero assolvimento di un adempimento burocratico, ma un piano strategico di innovazione e sviluppo dell’Ateneo.

 

il GEP infatti parte da una fase di raccolta di dati quantitativi, normativi, e pratiche all’interno dell’istituzione, ma procede alla pianificazione, durante la quale si stabiliscono obiettivi e target e una tempistica delle misure da realizzare, nonché le risorse necessarie per farlo.  Si giunge quindi all’implementazione, che richiede anche un’attività di sensibilizzazione e formazione per costruire consenso e condivisione intorno al progetto di cambiamento strutturale all’interno della comunità universitaria.  Infine, le fasi di monitoraggio e valutazione sullo stato di avanzamento del piano sono essenziali per consentire correzioni e integrazioni delle linee di intervento, nel quadro della strategia di Ateneo per l’eguaglianza di genere.

 

Il GEP si articola intorno a cinque aree tematiche:

 

  • equilibrio tra lavoro e vita privata e cultura organizzativa;
  • equilibrio di genere nella leadership e nel processo decisionale;
  • parità di genere nel reclutamento e nella progressione di carriera;
  • integrazione della dimensione di genere nei contenuti della ricerca e dell'insegnamento;
  • misure contro la violenza di genere,
  • comprese le molestie sessuali.

Una scelta particolarmente importante che il GEP effettua, sulla scorta di quanto indicato dalla Commissione Europea e in linea con le università europee che già si sono dotate di un GEP è, infine, quella di istituire una unità organizzativa apposita per la parità di genere, l’Ufficio per l’eguaglianza e le differenze, per la quale sarà reclutato personale dedicato, che fungerà da spazio di raccordo tra il/la Delegato/a del Rettore alle politiche di genere, il Comitato Unico di Garanzia, il GEP Team, i/le delegati/e alle questioni di genere dei Dipartimenti e delle strutture dell’Ateneo (introdotti dal GEP), e guiderà in modo unitario il ciclo della governance di genere che passa attraverso le diverse fasi di redazione e monitoraggio del Bilancio di genere, del Piano di Azioni Positive, e del Gender Equality Plan.

 

Inoltre, verrà promossa l’essenziale attività di disseminazione e comunicazione necessaria a promuovere la conoscenza del GEP all’interno dell’Ateneo e funzionale alla sua effettiva implementazione

 

 
Ultimo aggiornamento: 18-10-2023