Il camoscio appenninico come sentinella per la salute ambientale: studio della Facoltà di Medicina veterinaria e Parco Nazionale della Maiella

Nasce dalla collaborazione fra la Facoltà di Medicina veterinaria e il Parco Nazionale della Maiella uno studio sul camoscio appenninico che ha l’obiettivo di valutare la capacità dell’animale di fornire informazioni utili sullo stato di salute del territorio in cui vive in termini di protezione della salute pubblica e della biodiversità partendo dal presupposto che non è possibile separare il benessere dell'uomo da quello degli animali e dell'ambiente in cui vivono.

 

Lo studio ha analizzato campioni di feci di 38 ruminanti selvatici e domestici che vivono nel Parco Nazionale della Maiella dai quali sono stati successivamente isolati e analizzati batteri resistenti ad antibiotici considerati critici per la salute umana, non utilizzati in ambito veterinario.

 

Gli animali selvatici – come il camoscio appenninico – non sono normalmente trattati con questi tipi di antibiotici, ma il contatto diretto e indiretto con l'uomo, il bestiame, gli animali domestici può favorire la condivisione di batteri commensali o patogeni e dei relativi geni di resistenza, evidenziando che diverse nicchie ecologiche possono avere un impatto sulla diffusione dei determinanti della resistenza antimicrobica.

 

Questi risultati hanno permesso di individuare nel camoscio appenninico una specie sentinella che è in grado di abitare ambienti in alcuni casi incontaminati e difficilmente raggiungibili dall'uomo, rappresentando un perfetto indicatore delle differenze rilevabili in ambiente con o senza attività antropiche.

 

L’articolo “Resistance Patterns, mcr-4 and OXA-48 Genes, and Virulence Factors of Escherichia coli from Apennine Chamois Living in Sympatry with Domestic Species, Italy” - https://doi.org/10.3390/ani12020129 - è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Animals”.

 

Tra gli autori Cristina E. Di Francesco della Facoltà di Medicina veterinaria, Camilla Smoglica dottoranda sempre di Veterinaria e Simone Angelucci, veterinario responsabile del Wildlife Research Center del Parco Nazionale della Maiella.

 

 
 
Ultimo aggiornamento: 15-02-2022