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DAL CONSIGLIO EUROPEO DELLA RICERCA 400.000 EURO PER UN PROGETTO DELL'UNIVERSITÀ DI TERAMO

Teramo, 18 settembre 2008 - Grazyna Ptak, embriologa del Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate, ha ottenuto un finanziamento di 400.000 euro dal Consiglio Europeo della Ricerca (ERC-European Research Council), per svolgere studi nel campo dell'embriologia sperimentale. Dei 300 vincitori del primo bando di gara destinato ai giovani ricercatori europei - per il quale sono pervenute circa 10.000 domande - sono 35 gli italiani che hanno ottenuto finanziamenti. I criteri alla base dell'assegnazione dei fondi, destinati a tutte le discipline di ricerca, hanno premiato progetti "di frontiera", cioè altamente innovativi e di eccellenza scientifica.
Il progetto di Grazyna Ptak è l'unico finanziato nel campo della medicina veterinaria in Italia. Dei 35 vincitori italiani solo 7 appartengono a dipartimenti universitari, mentre la maggioranza proviene da centri di ricerca.
«Il premio - ha commentato Mauro Maccarrone, direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate - evidenzia la vitalità, il valore della ricerca svolta nel nostro Dipartimento e l'impegno dei nostri ricercatori. Il riconoscimento da parte della "fortezza scientifica europea" dell'eccellenza della ricerca svolta da Grazyna Ptak - ha aggiunto Maccarrone - darà un ulteriore stimolo per lo sviluppo della ricerca a Teramo. Inoltre, il finanziamento crea un'eccezionale opportunità per i neolaureati nei momenti iniziali delle loro carriere, visto che la Ptak ha deciso di stanziare una parte dei fondi per assumere giovani ricercatori».
«Anche se si tratta di una ricerca di base - ha dichiarato Grazyna Ptak - il progetto produrrà le conoscenze che serviranno per sviluppare le strategie preventive per abolire o ridurre le alterazioni placentari che talvolta si verificano a seguito di interventi di riproduzione assistita, oppure sono conseguenza di una inadeguata nutrizione materna. Come sottolineato da uno dei valutatori del progetto, la continua crescita delle richieste dei pazienti che vogliono sottoporsi alla riproduzione assistita esige di promuovere questo tipo di ricerca, che verificherà a livello di base, se e in che modo le tecniche embriologiche sono sicure sotto tutti i punti di vista».
Fra i ricercatori che fanno parte del progetto anche Pasqualino Loi, "padre" di Ombretta - il primo muflone clonato - e altri docenti e ricercatori del Dipartimento, fra i quali Pier Augusto Scapolo, Leonardo Della Salda, Chiara Palmieri, Marta Czernik, Adele Pizzuto e Federica Zacchini, assieme ad un nutrito gruppo di entusiasti neolaureati dell'Ateneo teramano.
REDAZIONE UFFICIO STAMPA

Ultimo aggiornamento: 07-05-2009