E' stata pubblicata nella Collana della
Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli studi di Teramo, ed è
quindi disponibile, l'opera collettanea intitolata La
responsabilità sociale di impresa in Europa a cura di Pia Acconci,
Edizioni Scientifiche Italiane, Napoli, 2009, pp. 224, Euro 24,00
(ISBN: 9788849519303).
Descrizione del volume:
"Il
volume ha per oggetto l'esame della prassi rilevante per la
ricostruzione del regime vigente, nel diritto internazionale e in
quello europeo, in tema di responsabilità sociale d'impresa. Vengono, a
tal fine, evidenziati i princfpi e gli standard utilizzati per
incoraggiare le imprese, piccole, medie e grandi, a comportarsi in modo
etico, anche quando ciò possa significare conformarsi a linee di
condotta più restrittive, e dunque più onerose, di quelle imposte dalle
normative dei differenti Stati dove esse operano. Questi principi e standard tendono,
in via generale, a infondere nell'attività d'impresa il riferimento a
un'accezione qualitativa dello sviluppo. Più specificamente, le imprese
nella realizzazione delle proprie attività dovrebbero ispirarsi a quei
valori volti allo sviluppo sostenibile e sociale, quali la
conservazione dell'ambiente, la tutela dei diritti basilari dei
lavoratori e il contrasto della corruzione. Vengono, inoltre, posti in
risalto gli strumenti prevalentemente impiegati per la promozione della
responsabilità sociale d'impresa nel quadro del diritto internazionale
e di quello europeo, con riguardo particolare alle certificazioni e
alle partnership. L'esame della prassi viene effettuato, tra
l'altro, alla luce del ruolo significativo attribuibile in materia ai
portatori di interessi specifici, gli stakeholder, dei quali
viene presa in considerazione pure l'eventuale responsabilità per gli
effetti delle loro richieste alle imprese. Tra gli obiettivi del volume
vi sono quelli di approfondire la diversa portata normativa dei
principi, degli standard e degli strumenti adottati, sul piano
tanto internazionale quanto europeo, per la promozione della
responsabilità sociale d'impresa e di sottolineare il fatto che tende,
in ogni caso, ad affermarsi l'idea secondo cui il ricorso a pratiche
socialmente responsabili dovrebbe rappresentare non un onere, ma
un'opportunità di «fare impresa» in maniera efficiente."