PRESENTAZIONE DEL VOLUME DI FRANCESCO BENIGNO “LA MALA SETTA”

Teramo, 28 aprile 2016 – Sarà presentato a Pescara, lunedì 2 maggio 2016 alle ore 17.30, nella Sala dei Marmi della Provincia in piazza Italia, l’ultimo libro di Francesco Benigno – ordinario di Storia moderna all’Università di Teramo – dal titolo La mala setta. Alle origini di mafia e camorra 1859-1878 (Einaudi, Torino 2015).
Dopo i saluti del rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico e del presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco, interverranno Stefano Trinchese, ordinario di Storia contemporanea all’Università di Chieti-Pescara e Enzo Fimiani, direttore della Biblioteca provinciale di Pescara.
Presente l’autore, le conclusioni saranno affidate al presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso e l’incontro sarà moderato da Piero Nicola Di Girolamo, dell’Università di Teramo.
«Il libro – si legge nella presentazione del volume ‒ si propone di affrontare in modo nuovo la questione del crimine organizzato italiano nella seconda metà del XIX secolo, utilizzando la categoria di «classi pericolose». Questa impostazione è diversa dalla prospettiva, comunemente adottata, che punta viceversa a studiare il crimine organizzato ottocentesco ex post, per così dire, «dall'oggi», e cioè a partire dalle forme e dalle strutture che la criminalità organizzata si è data durante il secondo dopoguerra. Vi è al fondo di questa prospettiva un residuo di un pregiudizio di stampo romantico, l'idea per cui vi siano dei soggetti separati, «i criminali», intesi come un popolo a parte, portatore di inequivocabili stigmate comportamentali e attitudinali che li rendono sempre uguali a sé stessi malgrado il tempo trascorso. L'adozione del modello delle «classi pericolose» consente invece di muoversi in direzione opposta, basandosi sulla concezione del crimine condivisa nell'Ottocento. La storia dell'intreccio tra Stato e criminalità organizzata nei primi vent'anni dell'Italia unita non è mai stata raccontata così: l'organizzazione di mafia e camorra immaginate sul modello delle sette segrete si mescola alle pratiche delle autorità, inclini ad usare i criminali nella repressione contro sovversivi e oppositori».
Francesco Benigno insegna Metodologia della ricerca storica all'Università di Teramo. Direttore dell'Imes (Istituto Meridionale di Storia e Scienze Sociali), fa parte del Comitato di redazione di Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali e di Storica. Le sue ricerche si concentrano sulla storia politica europea della prima età moderna con particolare riferimento all'Italia spagnola e alla monarchia degli Asburgo e, più recentemente, sulla storia dei concetti storiografici e sui processi di costruzione identitaria dei gruppi sociali. Tra i suoi libri più recenti Mirrors of Revolution. Conflict and Political Identity in Early Modern Europe (Brepols, 2010); Favoriti e ribelli. Stili della politica barocca (Bulzoni, 2011); Parole nel tempo. Un lessico per pensare la storia (Viella, 2014).
REDAZIONE UFFICIO STAMPA

 
Ultimo aggiornamento: 28-04-2016