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ESPERTI INTERNAZIONALI A CONVEGNO SULL'OPERA LEGISLATIVA DELL'IMPERATORE GIUSTINIANO

Teramo, 28 ottobre 2009 - Le Novellae Constitutiones, le costituzioni che l'imperatore bizantino Giustiniano emanò a partire dal 535 - anno dell'entrata in vigore del Codice Giustinianeo -  fino alla sua morte nel 565, saranno al centro del convegno Novellae Constitutiones. L'ultima legislazione di Giustiniano tra oriente e occidente da Triboniano a Savigny , che si terrà venerdì 30 e sabato 31 ottobre nella Sala delle lauree della Facoltà di Giurisprudenza.
Al convegno - organizzato dal Dipartimento di Scienze giuridiche nella società e nella storia e dalla sezione teramana dell'Associazione di Studi Tardo Antichi - parteciperanno esperti nazionali e internazionali che approfondiranno le Constitutiones come chiave di lettura della vita del diritto nel Cinquecento.
Le Novellae Constitutiones, infatti, contengono una nutrita serie di regole che hanno giocato un ruolo importante anche nei secoli successivi: nell'oriente bizantino, ma anche in occidente dove hanno circolato sotto forma di due distinte collezioni in lingua latina. L'ultima legislazione di Giustiniano è stata poi recuperata nei suoi testi originali nel basso medioevo, è stata approfondita nel periodo dell'umanesimo, con i primi tentativi di edizioni critiche e poi con l'affermazione in Germania della "scuola storica", mentre nel XX secolo è rimasta la parte meno studiata della complessa opera legislativa del grande imperatore bizantino.
Scopo del convegno all'Università di Teramo è quello di porre nuovamente l'accento sugli aspetti ancora oscuri di questa storia più che millenaria.
Venerdì 30 ottobre i lavori si apriranno con i saluti di Rita Tranquilli Leali, neorettore dell'Università degli Studi di Teramo, e Vera von Falkenhausen, presidente della sezione teramana dell'Associazione di Studi Tardo Antichi.
Seguiranno gli interventi di Salvatore Puliatti, dell'Università di Parma, Hans Erich Troje, dell'Università J.W. Goethe di Francoforte, Cristina Vano, dell'Università Federico II di Napoli, Fausto Goria, dell'Università di Torino, Ludwig Burgmann, del Max-Planck-Institut di Storia giuridica europea di Francoforte, e Bernard Stolte, dell'Università di Groningen-Reale Istituto Neerlandese di Roma.
Sabato 31 ottobre, alle ore 9.00, aprirà i lavori la relazione di Luca Loschiavo, dell'Università di Teramo. Seguiranno gli interventi di Tammo Wallinga, dell'Università belga di Antwerpen, Franck Roumy, dell'Università Pantheon-Assas di Parigi, Konstantinos Pitsakis, dell'Università Democrito di Tracia in Grecia, José Viejo-Ximénez, dell'Università di Las Palmas de Gran Canaria, Wolfgang Kaiser, dell'Università tedesca Albert-Ludwigs di Friburgo.
REDAZIONE UFFICIO STAMPA


Ultimo aggiornamento: 29-10-2009